La cronaca del lungo e tortuoso viaggio da Flüelen a Camerlata della carrozza postale, che nel 1879 trasporta alcuni passeggeri attraverso il passo.
Heimat-film Produktions
Nel 1879 la carrozza postale trasporta alcuni passeggeri da Flüelen a Camerlata attraverso il passo del San Gottardo. Un viaggio che all'epoca durava quasi due giorni. Del gruppo fanno parte due attempati coniugi che festeggiano i venticinque anni di matrimonio, una giovane coppia di sposi, la giovane Angela Drösch e l'ingegner Caminata, che lavora al tunnel ferroviario del San Gottardo, al cui ultimo diaframma mancano due chilometri. Nelle valli circostanti le opinioni degli abitanti sul traforo sono contrastanti: alcuni ritengono che per i giovani la galleria rappresenti un'opportunità per il futuro mentre altri, più tradizionalisti e conservatori, la ritengono una calamità. In ogni caso il traforo è l'argomento principale in tutti i villaggi della regione.
Der letzte Postillon vom Sankt Gotthard narra l’avventura della costruzione della prima galleria del San Gottardo, inaugurata nel 1882. Scritto e diretto da Edmund Heuberger per la società Heimatfilm, il film descrive tutte le tappe dell’impresa attraverso la figura dell’Ingeniere Favre e della figlia di un vecchio vetturale del San Gottardo, naturalmente restio all’arrivo della ferrovia. Per avere più mezzi di produzione, il regista contatta la Venus-Film, a Roma, e il suo rapprensentante in Svizzera, la Sefi-Film di Lugano. Senza più notizie, la Heimatfilm sarà molto sorpresa di scoprire che, nel 1941, la società italiana ha realizzato un Vetturale del San Gottardo (vedi scheda in merito) interamente girato in Italia, e gli farà causa. Senza risultati! Mentre la versione italiana evoca il Gottardo come frontiera da aprire grazie alla ferrovia trà l’Italia e il resto dell’Europa, il film svizzero s’inserisce in una serie di film girati attorno agli anni della guerra destinati alla «difesa spirituale della patria» e descrive il Gottardo come culla della nazione dove nascono i nostri principali fiumi (Rodano, Reno, Ticino). Il film è stato girato principalmente a Altdorf, Lucerna, Göschenen, Andermatt e in studio a Zurigo.
Frédéric Maire, direttore della Cinémathèque Suisse