Ogni uomo ha il suo segreto inconfessabile. Ma Titta Di Girolamo ne ha più di uno, il che spiega perché un uomo di cinquant'anni viva da otto in una camera d'albergo di un'anonima cittadina della Svizzera italiana.
Indigo Film
The Works Ltd
Morandini Film Distribution (CH), MEDUSA distribuzione (IT), Artificial Eye (UK), OCEAN FILMS DISTRIBUTION (FR)
Indigo Film
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Ogni uomo ha il suo segreto inconfessabile. Ma Titta Di Girolamo ne ha più di uno. È evidente. Altrimenti perché un uomo di cinquant’anni, del sud, dovrebbe vivere da otto anni in una anonima camera d’albergo di un’anonima cittadina della Svizzera italiana? Otto anni trascorsi a non lavorare. Apparentemente. Anni di silenzio e di sigarette, anni appollaiato tra la hall e il bar dell’ hotel, indossando abiti elegantissimi senza concedersi, però, alcuna mondanità. Un’atroce routine, nell’eterna attesa che accada qualcosa di rocambolesco. Cosa mai accadrà? Titta osserva, scruta impassibile la vita che gli scorre davanti e nessun sentimento, nessuna emozione trapela. Apparentemente. Senza più nessuno. Solo. Un uomo perduto. Perso da anni a contemplare di nascosto qualcosa. Ma cosa? E perché? Insomma, quali sono i segreti inconfessabili di Titta Di Girolamo?
Il secondo lungometraggio di Paolo Sorrentino, presentato a Cannes nel 2004, mette in scena la vita di Titta di Girolamo, un ex commercialista salernitano esiliatio a Lugano da Cosa nostra. Girato davvero tra Lugano e Chiasso, il film avrebbe senz’altro dovuto essere una coproduzione svizzera, come lo sarà più tardi Youth dello stesso Sorrentino, girato a Davos. I produttori italiani avevano ovviamente contattato produttori ticinesi per lavorare insieme… Ma, malgrado i vari tentativi delle case di produzoni locali, sembra che sia stato impossibile ottenere finanziamenti pubblici o televisisi per questa pellicola. Probabilmente l’idea che la Mafia depositi regolarmente soldi nelle banche svizzere non piaceva troppo. Peccato: il film è stupendo; premiato a Cannes e in tutto il mondo, ha confermato il grande talento del regista Sorrentino.
Frédéric Maire, direttore Cinémathèque suisse