Siamo felici di presentare il progetto nazionale Lockdown Collection in cui registe e registi svizzeri interpretano il confinamento nel contesto dellemergenza del Coronavirus attraverso una trentina di cortometraggi.
La SRG SSR e le sue reti regionali, con il sostegno dell'Ufficio federale della cultura e del Cinéforom hanno lanciato un concorso per la creazione di una collezione di opere audiovisive destinate al web e alla televisione.
Grazie alla pronta collaborazione di tre produttori delle tre regioni linguistiche della Svizzera, si sono potuti finalizzare 33 progetti; cortometraggi di circa dieci minuti ciascuno realizzati dai registi con i mezzi a disposizione e organizzando tutto, dalle riprese alla post-produzione. Un occasione per i cineasti che hanno dovuto interrompere le loro lavorazioni a causa del Coronavirus e unimportante testimonianza artistica che sarà visibile e condivisibile su tutti i media.
Lockdown è una coproduzione SRG SSR/RSI/SRF/RTS con Cinedokké (Michela Pini), F. Gonseth Production e Turnus Film.
Qui di seguito vi presentiamo i 6 cortometraggi realizzati dai registi della Svizzera italiana che fanno parte della collezione:
ARANCIONE, di Simona Canonica
Cosa sono i confini? Cosè il confinamento quando i bambini con la loro fantasia portano allo sconfinamento delle emozioni? Un dialogo tra madre e figlia.
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FUSO ORARIO, di Riccardo Bernasconi e Francesca Reverdito
Per Giancarlo, 70 anni, la quarantena forzata è una tortura. Allora decide di spostare la lancetta del suo orologio di 12 ore: la città è sua.
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L'ETÀ DEL DISTANZIAMENTO SOCIALE, di Robert Ralston
Micol e Raul, fratelli, decidono di passare il confinamento nella mansarda di casa per lasciare la madre da sola in sicurezza nel suo appartamento sotto di loro. Nel corso del confinamento però aumentano le insicurezze, le tensioni, lincertezza e le paure, che portano loro malgrado a un conflitto intergenerazionale, in cui i più forti si rivelano quelli considerati normalmente più deboli.
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LUTTO SOSPESO IN TEMPI INCERTI, di Alessandra Gavin-Müller
Inizialmente la pandemia sembra lontana, ma col passare dei giorni e delle settimane la paura e la tristezza entrano di forza nel confinamento di casa, dove si sta al sicuro e si sta riscoprendo progressivamente unaltra dimensione famigliare. Un amico di lunga data, un parente, un altro amico lontano scompaiono, improvvisamente, senza un saluto possibile, senza nemmeno potersi guardare negli occhi unultima volta.
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OASIS, di Lila Ribi
Dallo stress al confinamento. La consapevolezza si crea piano piano, non potendo uscire, dalla costrizione entro uno spazio ristretto. Un appartamento con un piccolo giardino, dove si scopre un mondo meraviglioso, sempre esistito ma da sempre ignorato. Ora diventa reale, fantastico.
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QUASI PADRE, QUASI FIGLIO, di Niccolò Castelli
Lui è confinato in Anna, un luogo incredibile e che posso ammirare stupefatto dallesterno. Io sono confinato qua, fuori, nel mio essere quasi padre. Con me una quasi figlia, che deve accettare un nuovo padre. Confinati, ci prepariamo al cambiamento che verrà dopo il Covid-19.
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Buona visione!
#lockdowncollection