L'arrivo della nuova maestra sconvolge il paesino vicino al lago, e in particolare gli studenti Luca e Titta. Voci, mormorii, un'inchiesta del sindaco, catarsi finale. Tratto da un racconto dello scrittore Svizzero Francesco Chiesa.
Imago Film Lugano
Nel paesino lacustre – lago di Lugano - contadino arriva una nuova maestra (Enrica Maria Modugno). È bella, disinvolta, sicura di sé; ragion per cui è guardata con sospetto – ed interesse ‑ dal sindaco e con ammirazione dai suoi allievi. In particolare da Luca, che se ne innamora come solo un quindicenne sa farlo, scoprendo così l’amore. Il sentimento di Luca è favorito, se non determinato, dal comportamento della maestra che, austera e rigorosa in pubblico e a scuola, non esita nell’intimità a rivelare l’altra parte di sé, dominata da una sensualità particolarmente sensibile al fascino acerbo degli adolescenti. Le lezioni individuali di ripetizione, impartite a Luca per primo, vertono pertanto su una “materia” sola: l’educazione sentimentale... Ben presto, però, a Luca subentra il compagno Titta, con conseguenze facilmente immaginabili non solo sulla sensibilità di Luca ma anche sul rapporto di amicizia che lega i due ragazzi. Eppure, nel corso dell’inevitabile inchiesta, condotta dal sindaco (Alessandro Haber) in prima persona, Luca e Titta, malgrado la rivalità, coprono l’operato della maestra, la scagionano, senza concertarsi minimamente. Forse per amore, forse...