Ticino Film Commission

Das Blaue Licht

di Leni Riefenstahl

Junta, una ragazza che vive in libertà e solitudine su una montagna, è creduta una strega dagli abitanti del vicino villaggio, che la ritengono responsabile della morte di alcuni giovani. Sarà un uomo che arriva dalla città, però, a rivelare il suo segreto.

Lungometraggi Fiction
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SCHEDA TECNICA
Titolo orginale:
Das Blaue Licht
Anno:
1932
Durata:
77'
Lingua orig.:
German, Italian
Titolo internazionale:
The blue light
Produzione:

L. R. Studio-Film GmbH

Coproduzione:
H. R. Sokal-Film GmbH (Berlin)
Distributori:

Kinowelt GmbH

Facts & Figures:
World premiere, 24 March 1932, Germany
SINOSSI

Solo la fanciulla semiselvaggia Junta, da tutti ritenuta una maga, è capace di scalare la roccia inaccessibile che, durante la notte, manda sul paesino alpestre e sulla valle sottostante bagliori misteriosi.Un giovane pittore riesce a seguire la fanciulla e a scoprire la strada di accesso. Egli allora organizza con gli abitanti del paese una spedizione per asportare i cristalli azzurri che danno alla roccia la sua strana luminosità e che saranno venduti. Quando Junta ritorna alla sua grotta di splendori trova tutto manomesso e comprende quanto è avvenuto. Disperata si accinge al ritorno ma priva improvvisamente di forze, precipita e muore.



LOCATION
Vallemaggia
CAST & CREW
Regia:
Leni Riefenstahl
Sceneggiatura:
Bela Balazs, Carl Mayer (uncredited), Gustav Renker (novel, uncredited), Leni Riefenstahl
Cast principale:
Leni Riefenstahl, Mathias Wieman, Beni Führer, Max Holzboer, Martha Mair, Franz Maldacea
Direttore della fotografia:
Hans Schneeberger
Scenografia:
Leopold Blonder
Suono:
Hans Bittmann
Montaggio:
Leni Riefenstahl
Musiche:
Giuseppe Becce
Produttori:
Leni Riefenstahl, Harry R. Sokal
HIGHLIGHTS

Futura cineasta preferita dalla propaganda nazista, la regista tedesca Leni Riefenstahl gira nel 1932 un dramma mistico, romantico e infine tragico, Das Blaue Licht, scritto e diretto da lei con l’Ungherese Béla Balázs e l’Austriaco Carl Mayer. La storia è basata su una vecchia leggenda tedesca, un racconto dei fratelli Grimm e un racconto scritto nel 1930 dallo svizzero Gustav Renker, Bergkristall. Tuttavia, Leni Riefenstahl ha sempre negato di essersi ispirata a quest'ultima opera. Interpretata dalla stessa regista, Junta, una donna italiana selvaggia, semplice, innocente e un po' mistica, vive lontano dal villaggio e ai margini della società con Vigo, un pastore (Mathias Wieman). È l'unica persona in grado di scalare le montagne vicine e raggiungere una grotta sul Monte Cristallo da cui brilla una misteriosa luce blu durante la luna piena. Junta è odiata dagli abitanti del villaggio che la sospettano di essere una strega, soprattutto dalle donne, poiché diversi giovani del villaggio sono morti cercando di raggiungere la luce blu. Tonio, un pittore, scopre l'esistenza di Junta e la sua passione per la luce blu, prodotta da cristalli in una grotta. Tonio la tradisce rivelando il percorso della grotta agli abitanti. La grotta viene presto spogliata dei suoi cristalli e, in preda alla disperazione, Junta si suicida.Girato in Italia a Sarentino, nel Brenta e a Foroglio in Ticino, questo film d’ispirazione espressionista offre tra lepiù suggestive riprese della regione.

 

Frédéric Maire, direttore della Cinémathèque suisse

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