Nata e cresciuta a Capriasca in Ticino, la poetessa Alfonsina Storni (1892-1938) è una leggenda in Argentina.
Filmcoopi Zürich AG
Alfonsina Storni (1892-1938) è una leggenda in Argentina. Nella canzone "Alfonsina y el Mar", creata negli anni '60 e ancora cantata ovunque oggi, Alfonsina è celebrata come un'eroina che si getta nelle acque dell'Atlantico con la benedizione divina. La leggenda che la descrive come un'intrepida femminista e una poetessa dai versi scandalosi, è nata quando era ancora in vita.
Nato a Zugo, autore di numerosi documentari rinomati, il regista Christoph Kühn si è interessato a uno dei personaggi femminili più famosi del Ticino, la poetessa Alfonsina Storni (1892-1938), nata e cresciuta a Capriasca, vicino a Lugano, dove il suo padre produceva la «Birra delle Alpi». Da adolescente, scrive poesie e flirta con idee anarchiche. Come tante della regione, la sua famiglia emigra in Argentina. Là, poco a poco la giovane donna s’inserisce nel mondo della letteratura di Buenos Aires. Quasi sempre unica donna in un mondo di uomini. Alfonsina Storni diventa rapidamente una figura quasi leggendaria, intrepida femminista, giornalista d'avanguardia, poetessa dai versi considerati come scandalosi, donna che ha inoltre osato essere una madre single in un paese maschilista e presto dittatoriale. Divenne amica dello scrittore uruguaiano Horacio Quiroga, che si suicidò nel 1937. L'anno seguente, colpita da un cancro al seno, si gettò in mare a Mar del Plata. La sua morte spinge il pianista Ariel Ramírez e lo scrittore Félix Luna a scrivere la famosissima canzone Alfonsina y el mar, creata da Mercedes Sosa nel 1969 nel disco Mujeres argentinas e ancora cantata ovunque oggi. In questo brano l’artista è celebrata come un'eroina che si getta nelle acque dell'Atlantico. Il film è stato presentato in prima mondiale al Festival di Mar del Plata.
Frédéric Maire, direttore della Cinémathèque suisse