Sono stati edificati negli anni Cinquanta dell’Ottocento, periodo di grande crisi politica ed economica in Ticino. Infatti, dopo una serie di schermaglie diplomatiche fra Ticino e Austria seguite ai moti rivoluzionari del 1848, migliaia di cittadini ticinesi furono espulsi dal Lombardo-Veneto e rimasero disoccupati.
Per dar lavoro ai profughi ticinesi che ritornavano in patria, la Confederazione commissionò la costruzione di fortificazioni a sud di Bellinzona, i Fortini della fame, per contenere un eventuale attacco austriaco da sud. Era un progetto strategico risalente già al 1844, ma anche una sorta di programma occupazionale ante litteram.
Salendo e immergendosi vieppiù nel bosco, troviamo le 5 torri recentemente restaurate:
• Ai Scarsitt
• Ai Munt
• A la Peléra
• Al Sass del Camósc
• Al Pian di Bur
Location interna ed esterna.