La chiesa parrocchiale di Genestrerio è stata costruita dal 1651 al 1689 sul sedime della vecchia chiesa (probabilmente quattrocentesca) che era rivolta a oriente e della quale restano l’affresco della Madonna del Latte (di autore ignoto), il polittico (pure di autore ignoto datato 1545, con la crocefissione, S.Bernardo, Sant’Antonio, la fuga in Egitto, l’adorazione dei pastori e quella dei Re Magi), il frontale della facciata che si vede esternamente verso occidente.
Nel settecento si è proceduto alla decorazione interna alla quale hanno contribuito numerosi artigiani e artisti tra i più importanti della regione con la posa delle balaustre in marmo di Arzo e marmo nero di Varenna, gli stucchi e gli affreschi della volta e della navata. Purtroppo parte degli stucchi di Giovanni Antonio Maggi e parte degli affreschi di Giovan Battista Bagutti sono caduti in occasione del devastante incendio del 23 agosto 1987 nel quale è andato completamente distrutto il secentesco organo Serassi che era stato portato a Genestrerio nel 1811 da un’imprecisata chiesa di Milano.
Altre importanti opere settecentesche sono le sculture e gli stucchi della cappella della Madonna (di Giorgio Roncati nel 1711), della cappella del Crocifisso (di Giuseppe Casanova nel 1758) e della cappella Baraini ( di Albino Carabelli nel 1741) nella quale c’è pure la tela di Giovan Maria Livio con S.Carlo dinnanzi alla Sacra Famiglia, le tele di autore ignoto (probabilmente portate da emigranti) con la Crocefissione e San Filippo Neri, nonchè la bussola in legno e vetro costruita internamente attorno al portone d’ingresso nel 1795.
Nell’ottocento ci sono stati gli interventi dell’architetto Luigi Fontana che ha disegnato i pavimenti e il pulpito (1842), il sagrato esterno (1853) e l’abside (1858), all’interno della quale c’è l’ affresco di Antonio Rinaldi con il Trionfo di Sant’Antonio eseguito nel 1862. Sempre nell’abside, è stata collocata la statua in terracotta dipinta di Sant’Abbondio, opera di Agostino Silva arrivata a Genestrerio nel 1689 come statua di Sant’Antonio e sostituita nel 1861 con l’attuale statua lignea di Sant’Antonio, opera dello scultore Valentino Bianchi.
Gli affreschi nei due cornicioni settecenteschi del presbiterio sono opera di Silvio Gilardi che li ha realizzati nel 1904 (quello a sinistra con S.Carlo che dà la comunione a S.Luigi) e nel 1925 (quello a destra con Gesù nell’orto del Getsemani).
Del novecento anche gli interventi di Mario Botta che nel 1962 ha progettato la nuova casa parrocchiale (perchè la vecchia è stata abbattuta in seguito all’allargamento della strada cantonale), nel 1969 la nuova sacristia con il porticato di congiunzione e nel 1999 la nuova facciata, costruita nel 2002 e completata con un portale in bronzo dello scultore Selim Abdullah realizzato nel 2008.
Per tutte queste importanti opere qui brevemente citate, la Chiesa parrocchiale di Genestrerio è iscritta nell’elenco dei beni culturali sia cantonali che federali.