Ticino Film Commission
10.02.2022 . Anteprima

CALCINCULO al Festival internazionale del cinema di Berlino

Il secondo lungometraggio di finzione di Chiara Bellosi, girato parzialmente in Ticino con il sostegno della Ticino Film Commission, verrà presentato alla 72esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino nella sezione Panorama.

Siamo molto lieti di segnalare che il film Calcinculo di Chiara Bellosi, girato parzialmente in Ticino nell'estate del 2021 con il sostegno della Ticino Film Commission, verrà presentato alla 72esima edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino. Il film celebrerà la sua prima mondiale, in concorso nella sezione Panorama, domenica 13 febbraio alle ore 16:00 allo Zoo Palast 1 (vedi tutte le proiezioni).

 

È un ritorno alla Berlinale per la regista Chiara Bellosi, già in gara nel 2020 nella sezione Generation con l’acclamata opera prima Palazzo di Giustizia, opera che in Ticino conquistò il premio “Utopia” al 33esimo Castellinaria Festival. Il film vede come protagonisti Gaia Di Pietro al suo esordio, Andrea Carpenzano ("La Terra Dell'Abbastanza" dei Fratelli d’Innocenzo, "Il Campione" di Leonardo D’Agostini) e Barbara Chichiarelli (“Favolacce” dei Fratelli d’Inncenzo, "Suburra" serie orginale Netflix). 

 

La sceneggiatura di Calcinculo, scritta da Maria Teresa Venditti e Luca De Bei, si è aggiudicata il Premio Franco Solinas Miglior Sceneggiatura 2018 e la Borsa di Studio Claudia Sbarigia 2018 dedicata a premiare il talento nel raccontare i personaggi e l'universo femminile.

 

Sinossi

Forse  è vero che si cresce anche a calci in culo. Ed è vero che quando la giostra gira veloce ci sembra di volare e non vorremmo scendere mai. È questo che succede a Benedetta quando incontra Amanda e decide di seguirla nel suo mondo randagio.

 

Note di regia

“La mamma non faceva che dire al piccolo Bill cosa gli era permesso fare e cosa no. Ma tutte le cose permesse erano noiose e tutte le cose proibite erano affascinanti. Una delle cose assolutamente proibite, la più affascinante di tutte, era uscire da solo dal cancello del giardino per esplorare il mondo che si estendeva al di là di esso”. 

R. Dahl, I Minipin

 

Questa storia è una fiaba. Ovvero: del giocare con la realtà.
Quando ero piccola mi raccontavano le storie e c’era una differenza tra fiaba e favola. Così per me la favola è sempre rimasta qualcosa di un po’ triste e asciutto e barboso, con la sua morale inesorabile in chiusura. La fiaba invece è come un universo che si espande e raccoglie tutto quello che trova per strada: oggetti insensati, personaggi strambi, posti pieni di fascino ma sempre un po’ inquietanti. La fiaba tiene tutto insieme e racconta, non spiega, no, non spiega proprio niente. È una scoperta continua e alla fine nessuno ti dice cosa hai scoperto, lo sai solo tu. Quando ho letto Calcinculo, il primo modo di vederlo è stato questo: una fiaba nera come il fitto della foresta, ma col sentiero seminato di paillettes.

 

 

Chiara Bellosi

Chiara Bellosi (1973) si diploma in drammaturgia alla Civica Scuola d'Arte Drammatica "Paolo Grassi" di Milano. Realizza un episodio all'interno del film corale “Checosamanca” prodotto da Carlo Cresto-Dina per Eskimosa e Rai Cinema. Partecipa al master "Filmmaker - Il documentario come sguardo" organizzato da IED-Venezia e lavora ad alcuni documentari. “Palazzo di Giustizia”, il suo primo lungometraggio di finzione, è stato presentato nella sezione Generation 14+ di Berlinale 2020. Calcinculo è il suo secondo lungometraggio di finzione.

 

Calcinculo ha adottato EcoMuvi, il disciplinare europeo di sostenibilità ambientale certificato per la produzione cinematografica. EcoMuvi è un reale ripensamento del processo produttivo che fornisce le linee guida per analizzare l’impatto ambientale di una produzione e per ridurlo, non soltanto compensando, ma adottando comportamenti di risparmio, rispetto e uso intelligente delle risorse.

 

Il film è prodotto da tempesta Film (Italia) con Rai Cinema, in coproduzione con Tellfilm (Svizzera) e Radiotelevisione svizzera (RSI).

 

Ringraziamo tutte le persone che hanno lavorato alla produzione del film in Ticino e, in particolare, Carlo Cersto-Dina (tempesta, Roma), Katrin Renz (tellfilm, Zurigo), Alessandro Marcionni per la Radiotelevisione svizzera (RSI) e Sara Bühring (Central Productions, Lugano).

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